Sulle Tracce di D’Artagnan – La scherma tra sport, spettacolo e cultura

Promozione dell’attività sportiva tra i giovani, divertimento, interazione, diffusione di una cultura che affonda le proprie radici nelle epoche più remote della Storia umana… tutto questo è stato offerto dal Club Scherma Apuano nello spettacolo pubblico tenutosi in Piazza Menconi (M. di Carrara) lo scorso 21 luglio, dal titolo “Sulle tracce di D’Artagnan – La storia sul filo di lama“, evento inserito nel programma comunale del Summer Sport Festival.

Per oltre un’ora e mezza si sono avvicendati sul palco atleti di ogni età, presentando al pubblico svariate forme di combattimento all’arma bianca, dalle discipline olimpiche del fioretto e della spada alla pratica dell’arte marziale occidentale così come tramandataci dagli antichi trattati medievali.

Combattimenti che hanno lasciato il pubblico con il fiato sospeso si sono alternati a sequenze recitate appositamente pensate per raccontare con leggerezza la storia di un’Arte che è nata con l’uomo. Dalle “Origini”, scenetta comica che ha voluto immaginare la scoperta della scherma da parte dell’uomo primitivo, si sono susseguiti emozionanti incontri di scherma olimpica, con atleti di grande esperienza che da oltre dieci anni calcano le pedane nazionali e internazionali, e di scherma medievale con l’istruttore Marcello Spelta e gli allievi della sezione storica. Ha seguito poi la Mortal Fencing, in cui il pubblico è stato chiamato a interagire direttamente con gli atleti in combattimento come in un videogioco, e infine la “scherma a cappella”, efficace interpretazione scenica

dell’evoluzione della scherma dal medioevo ad oggi portata sul palco dal Maestro d’Armi e Responsabile Tecnico Davide Lazzaroni e dall’Istruttore Nazionale Gabriele Favaretto, entrambi impegnati da anni anche nella scherma teatrale, ossia nell’ideazione e realizzazione di scene di combattimento per il teatro.

A conclusione della serata, il Club Scherma Apuano ha voluto salutare il pubblico con un omaggio al Cyrano de Bergerac di Edmond Rostand, figura cara al”Mucchio Selvaggio” apuano, che forse più di ogni altra incarna lo spirito dello schermitore – guascone di ogni tempo e di ogni luogo.